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| CITAZIONE (Kirillov72 @ 5/6/2010, 18:15) CITAZIONE (Miss Codling @ 14/5/2010, 14:07) Infatti la produzione di Bernard lascia abbastanza a desiderare, gli strumenti sono troppo alti rispetto alla voce, ogni tanto sembra che Brett stia cantando dalla steppa! Mah.. a mio avviso il problema non è tanto questo... La produzione non è buona perchè Bernard - se lasciato a briglia sciolta, e se non ci sono ottime motivazioni - ha la tendenza ad essere barocco, a creare il muro di suono. Alcuni pezzi sono validi... Fallen Idol è indubbiamente bella, se tralasciamo il finale in cui si perde un pò. Refugees è un ottimo singolo di lancio: breve e incisivo. A love as strong as dead è bella e intensa. In particolare mi piace, in questo album, la riscoperta del falsetto da parte di Brette. Negli ultimi lavori - da Head Music in poi (anche in Coming up, in un certo senso) aveva scelto un modo di cantare troppo "muscolare", che proprio non gli si addice. Concordo in pieno. E aggiungerei anche una critica sui testi di Brett che, sebbene siano migliori di quelli del primo disco solista (non che ci volesse tanto...) lasciano decisamente a desiderare. Li trovo estremamente sdolcinati e banali nella maggior parte dei casi. In un certo senso mi ricordano certi pezzi di ANM, il che non è bello. Nonostante questo, trovo HCTT un album scorrevole che si lascia ascoltare, ma che non ha appunto quel mordente che mi aspettavo da una rinnovata collavorazione BA/BB. Peccato che proprio quando stavano inziando a sfornare bei pezzi (Berlin, Europe after the rain...) si siano sciolti. Un eventuale secondo album sarebbe stato interessante per come la vedo io. |
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Ovviamente non lo vedo come una pietra miliare della musica, ma è tutto sommato un disco piacevolissimo che si lascia ascoltare volentieri con momenti particolarmente brillanti non indifferenti (e penso ai due singoli, Refugees e Lovers, e a pezzi come Autograph, Fallen Idol, Apollo 13....).
