| Devo concordare con te, purtroppo, sui primi due album. Per i miei gusti sono fin troppo influenzati dai Public Enemy da un lato, dai Guns 'n Roses dall'altro, anche a detta dei diretti interessati. E dico "purtroppo" perché anche io considero Richey una delle più grandi figure artistiche degli anni '90, non solo ovviamente per via dei testi ma anche per l'estrema intelligenza e sensibilità che lasciava trasparire nelle dichiarazioni alla stampa. Io mi appassionai ai Manics proprio grazie ai suoi testi e in generale alla sua figura, sui cui per tutta una serie di analogie biografiche tendevo a trasporre me stessa. Non a caso, per me il capolavoro dei Manics resterà sempre The Holy Bible: un album estremamente cupo, ma estremamente viscerale, onesto, crudo in cui finalmente il gruppo si spoglia di un certo manierismo musicale che invece penalizzava i primi due album, e in cui Richey, vuoi per questioni biografiche, vuoi per maturità artistica, ha dato il meglio di sé. Per me i testi di The Holy Bible sono trai più belli ed i più evocativi nella storia della musica. E forse è proprio per questo che per molti è difficile accostarsi a questo album, perché non è un album fatto per far sentire bene l'ascoltatore, ma è un continuo pugno nello stomaco e la musica riflette questo. Con questo non è mia intenzione sminuire i meriti di Everything Must Go, This is my Truth e Lifeblood (che nonostante tutto a me piace non poco), che sono album altrettanto validi, ma forse meno coesi da un punto di vista di puro immaginario . Ed è curioso come il fantasma di Richey continui ad essere onnipresente nei testi di Wire. Per me certe volte è veramente straziante ascoltare alcune canzoni dei Manics post THB, i testi sembrano quasi dialogare con Richey, memori di parole non dette, di ricordi ormai evanescenti, di un affetto profondo mai sopito, ed ancora vivo, nonostante la disperazione, nonostante gli anni che si accumulano ingrati, ma mai scalfito dalla rassegnazione. Basti pensare ai picchi emotivi di Door to the River (probabilmente la mia canzone preferita dei Manics post-Richey), di No Surface All Feeling, di Nobody Loved You... e la lista potrebbe andare avanti per chissà quanto. Vorrei tanto averli visti dal vivo durante il tour di THB, ma ahimé mi sono dovuta accontentare di averli visti a Lokerse l'anno scorso (sorbendomi 26 ore di viaggio in autobus solo per l'andata ....). L'anno scorso, per l'anniversario della scomparsa di Richey, ho fatto una sorta di pellegrinaggio commemorativo a Blackwood e ho portato i fiori su Severn Bridge, proprio come i vecchi inquietanti C.o.R. facevano una volta, ma con un po' più di realismo in zucca...
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