Ritengo questo album un vero capolavoro, al pari di altri album dei Suede (anche se abbastanza diverso).
Più che farvi una recensione, preferisco per ora raccontarvi come mi sono approcciato alla carriera solista di Bernard.
Quando uscì (marzo 1998 mi pare) conoscevo già Coming Up e Dog Man Star...potevo quindi considerarmi un fan degli Suede che però li stava ancora "scoprendo" e a cui sicuramente non interessavano per il momento le cose "secondarie", cioè gli album solisti di membri ed ex-membri; pur rispettando quindi Bernard per il suo lavoro in DMS, quando lessi che stava uscendo il suo album solista ho pensato che non me ne poteva fregare di meno
e che semmai me lo sarei procurato più in là, una volta finita la discografia degli Suede.
Poi un giorno su Radio Deejay (quando ancora si poteva ascoltare e c'era un bel programma come Pop News al pomeriggio), annunciano il Disco O'Clock (quello che, per risaltare più degli altri, mettevano ogni cambio dell'ora) e inizio a sentire le prime "lennoniane" note del riff di Stay...non avendo idea di chi fosse, ascolto la canzone con molta attenzione, e più la ascoltavo più mi piaceva, ed ero in particolar modo "rapito" proprio da quel riff, che sembrava sempre uguale ma allo stesso tempo diverso in quanto accompagnava ogni volta una parte diversa della canzone...
Finendo la canzone ed avendola apprezzata moltissimo, ho aguzzato le orecchie per sapere di chi fosse....quando ho sentito che si trattava di Bernard Butler, ho deciso che dovevo procurarmi l'album!
Visto che ai tempi non c'era la possibilità di scaricare gli album da internet (o li compravi o trovavi qualcuno che li possedeva per duplicarteli), il giorno dopo vado dal mio negozio di dischi di fiducia (quando ancora compravo CD dai negozi...notare come questa recensione è anche una testimonianza di come sono cambiate le mie/nostre abitudini musicali in dieci anni!
) chiedendo se ha il CD, e stranamente lo aveva....
Per non comprare totalmente a scatola chiusa (mi sono posto il dubbio che magari il singolo fosse eccezionale ma il resto dell'album non valesse altrettanto), gli chiedo di farmi prima ascoltare qualche pezzo dal CD....parto dall'inizio e inizio a sentire Woman I Know...ricordo che nemmeno a metà della canzone mi tolsi le cuffie e tutto entusiasta dissi al negoziante "puoi staccare, lo prendo!".
E in effetti fin da subito lo considerai un album fantastico, ad opera di un personaggio che fino ad allora conoscevo molto poco ma che da quel momento in poi diventò uno dei miei idoli...mi ero fatto di lui un'idea del chitarrista burbero e scontroso che per via della sua boria ed arroganza aveva piantato in asso gli Suede, ma grazie a quell'album ho scoperto la sua capacità di cantare, di comporre canzoni tutto solo ma soprattutto ho scoperto la sua enorme sensibilità, musicale e non.
Dopo l'album mi procurai anche i singoli, e le B-side lì presenti (come nel caso di quelle Suediane, piccole gemme nascoste) non fecero altro che completare il già perfetto quadro musicale dell'album e accrescere la stima che tuttora nutro verso Bernard.